Data  12/12/2012 00:00:00 | Sezione PCM PCM

Province, tutto da rifare!



Il problema per la riduzione dei costi dei consigli provinciali era facile, lo avevamo prospettato già al precedente governo Berlusconi, ma nessuno ci ha dato ascolto. Sui conti dello Stato, però, pesa l’ennesimo fallimento. Ora ripubblichiamo la nostra proposta!




 

Le dimissioni del Presidente Monti provocano il crollo delle borse, la salita dello spread, preoccupano i paesi europei, ma fanno esultare 35 province italiane!

 

Nel corso della seduta del 10 dicembre, in commissione Affari Costituzionali, la Lega ed il Pdl, che già aveva posto una pregiudiziale di costituzionalità sul provvedimento, hanno ottenuto che il decreto che riduceva il numero delle province da 86 a 51, prevedendone l'accorpamento,  non giungesse in aula. Troppi emendamenti, scrivono i giornali, e troppo poco tempo per completare l'iter di conversione.

 

Come in una bella fiaba, narrata da illustri professori, si ascoltano i tagli alla politica, i sacrifici che tutti devono affrontare per salvare il Paese dal default, una tassazione equa e i progetti di ripresa economica, ma poi ci si scontra, ancora una volta, con una classe politica determinata e sprecona che, magicamente riesce a ricucire i tagli, che si assicura le guarentigie storicamente ottenute e che se ne infischia di tutti, lavoratori, dipendenti e pensionati, dei problemi dei cittadini e della qualità della vita di tutti gli abitanti del nostro Bel Paese.

 

Ma la federazione Dirpubblica non si rassegna e ripropone una riforma in questi termini:

•          i Consigli provinciali sono costituiti da quote (proporzionali agli abitanti) di consiglieri dei Comuni appartenenti al Territorio provinciale, senza emolumenti aggiunti per i soggetti con il doppio incarico.

 

Questa soluzione, che tiene conto della maggior fonte di spesa (i consiglieri provinciali), risolve il problema senza intervenire sulla Costituzione e senza effettuare assurdi accorpamenti. Anche la parte burocratica delle province ottiene dei benefici prevedendo, in un’ottica di razionalizzazione, un’osmosi fra gli enti comunali e quello provinciale.

 

L’UFFICIO STAMPA

Allegati:

Download   20121212_LA_MEZZA_PAGINA.pdf

(La Mezza Pagina del 12 12 2012 - 213Kb)



Tags Monti, Province, Dirpubblica