Data  06/10/2015 23:57:55 | Sezione Entrate Entrate

L'Italia si liberi delle Agenzie fiscali! Ecco la sentenza odierna 4641 del Consiglio di Stato.


J'accuse ....!
J'accuse ....!

Ecco il "J'accuse" di Giancarlo Barra, Segretario Generale della Federazione DIRPUBBLICA: "Hanno rovinato e disperso tre generazioni di pubblici impiegati, hanno violato leggi e regolamenti e infranto i principi costituzionali, si sono attirati il disprezzo di cittadini e imprese. L'Italia deve liberarsi delle Agenzie Fiscali".




Il Consiglio di Stato, Sezione IV, con la sentenza odierna (06/10/2015) 4641, che fa seguito alla Sentenza 37 del 17/03/2015 della Corte Costituzionale, ha posto la pietra tombale sulla vergognosa vicenda degli incarichi dirigenziali nelle Agenzie fiscali (Entrate, ex Territorio e Dogane). Ecco come si sono pronunciati i Giudici di Palazzo Spada: ""E’ senza dubbio vero che l’art. 71 d. lgs. n. 300/1999 prevede che il regolamento di amministrazione è emanato “in conformità ai principi” di cui al d.lgs. n. 29/1993, ma è, innanzi tutto, altrettanto vero che, nel caso di specie, relativo alla costituzione del rapporto di lavoro dirigenziale, ciò che risulta violato non sono (solo) pur importanti disposizione del d.lgs. n. 29/1993 (ora d. lgs. n. 165/2001), ma i principi e le norme costituzionali cui tale normativa primaria si conforma.

Il regolamento dell’Agenzia delle Entrate ha violato sia il principio di eguaglianza dei cittadini nell’accesso ai pubblici uffici (nella specie, dirigenziali), espresso dall’art. 51 Cost., sia il principio secondo il quale ai pubblici uffici si accede mediante concorso (ex art. 97 Cost.).

Si tratta di una violazione di normativa primaria (d. lgs. n. 165/2001, appunto), e di principi costituzionali (di cui agli artt. 3, 51, 97 Cost.) di estrema gravità, in base alla quale si è proceduto al conferimento di diverse centinaia di incarichi dirigenziali, con ripercussioni evidenti non solo sul principio di buon andamento amministrativo, ma anche sulla stessa immagine della Pubblica amministrazione e sulla sua “affidabilità”, per di più nel delicato settore tributario, dove massima dovrebbe essere la legittimità e la trasparenza dell’agire amministrativo.

La reiterata applicazione della norma regolamentare illegittima ha, di fatto, determinato una grave situazione di illegittimità in cui ha versato per anni l’organizzazione dell’Agenzia delle Entrate, determinandosi uno scostamento di proporzioni notevoli tra situazione concreta e legittimità dell’organizzazione amministrativa.

In sostanza, l’amministrazione finanziaria nel suo complesso è stata oggetto di una conformazione che l‘ha posta, nelle proprie strutture di vertice, e per anni, al di fuori del quadro delineato dai principi costituzionali.

Ciò che, dunque, è sicuramente mancato (in modo grave, ampio e reiterato nel tempo) è proprio la conformità ai principi sanciti dalla legge e dalla Costituzione, da parte del Regolamento dell’Agenzia, oggetto di annullamento in parte qua ad opera della sentenza impugnata"

Allegati:

Download   20151006_da_CdS_sentenza_4641.pdf

(Sentenza 4641 del 06/10/2015 della Sezione IV del Consiglio di Stato - 240,3Kb)



Tags 06/10/2015, Consiglio di Stato, CdS, Sezione IV, Sentenza 4641, Entrate, concorso, 175, dirigenza, incaricati, Corte Costituzionale, 37