Data  10/12/2018 01:08:08 | Sezione Varie Varie

Proclamato lo Stato di Agitazione.


Giovanna d'Arco
Giovanna d'Arco

Dopo aver avviato la 9a campagna di raccolta fondi, la Federazione DIRPUBBLICA proclama lo Stato di Agitazione della Dirigenza pubblica contrattualizzata e del Personale della 3a Area Funzionale.




 

Prot. n. 335

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Giuseppe Conte

presidente@pec.governo.it

 

Al Ministro della Pubblica Amministrazione

Giulia Bongiorno

ministropa@governo.it

 

Al Dipartimento della Funzione Pubblica

protocollo_dfp@mailbox.governo.it

 

Alla Commissione di Garanzia per il

diritto allo Sciopero

segreteria@pec.commissionegaranziasciopero.it

 

Oggetto: proclamazione dello Stato di Agitazione.

 

La Federazione DIRPUBBLICA, proclama lo Stato di Agitazione della Dirigenza pubblica contrattualizzata e del Personale della 3a Area Funzionale del Comparto Ministeri e dei settori equivalenti degli altri comparti di contrattazione, in vista di svolgere assemblee per definire un percorso di protesta che possa anche giungere alla proclamazione dello sciopero.

 

Le motivazioni

sono contenute nei quattro punti successivi.

 

  1. La Categoria è oltraggiata dal sistema autocratico con il quale si gestisce la dirigenza, e con essa tutte le altre sottostanti professionalità. Il fatto che si sia pronunciata la Corte Costituzionale con la sentenza n. 37 del 17/03/2016 ed altresì che il TAR Lazio - Sezione II, abbia emesso l'Ordinanza 8253 del 20/07/2018 con la quale si chiede una nuova pronuncia della Corte costituzionale, in merito all'art 4 bis del D.L. 19/06/2015 (Disposizioni per la funzionalità operativa delle Agenzie fiscali), sono indici del grave malessere in cui versano le Istituzioni e i cittadini italiani che le impersonano. A ciò si aggiunga la pervicace, perdurante ostinazione dell’amministrazione pubblica tesa a ricercare espedienti volti ad eludere le sentenze amministrative e costituzionali emanate ed emanande oltre ad abusare delle norme sugli incarichi dirigenziali contenute nell’articolo 19 del D.lgs 30 marzo 2001, n. 165.

 

  1. L’attuale Governo, anziché invertire la rotta dei suoi predecessori ed intervenire autorevolmente per porre rimedio a detta incresciosa situazione, non solo è rimasto inerte allo scempio del diritto, ma mostra incertezza e timidezza nell’affrontare la situazione. Esso, infatti, adotta soluzioni populistiche e palliative senza affrontare in radice sia il problema della legalità delle nomine dirigenziali e della corretta gestione del Personale, sia quello derivato del grave stato di corruzione al vertice delle Amministrazioni pubbliche.

 

  1. Il nucleo centrale di questo contesto è l’Agenzia delle Entrate dove, non solo hanno origine, in modo chiaro ed evidente i fenomeni di cui sopra si è detto, ma è in corso una metamorfosi autoritaria, della peggiore specie di militarismo eversivo, attraverso la quale, da un lato si riduce progressivamente la trasparenza sulle attività, dall’altro si abbandona la pratica dell’elusione delle sentenze giurisdizionali per adottare quella del rifiuto espresso (si veda la disposizione del nuovo Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 02/11/2018, n. 289087, già impugnata da DIRPUBBLICA). Nel frattempo, giungono notizie sempre più attendibili sia sulla riesumazione di un concorso falso per 175 posti da dirigente annullato dal TAR Lazio - Sezione Seconda - con Sentenza n. 7636 del 30/09/2011 confermata (con precisazioni) dal Consiglio di Stato - Sezione IV - con Sentenza 10/10/2015 n. 4641, sia sulla proroga delle cosiddette POT paradirigenziali, di fondata incostituzionalità.

 

  1. In tutto questo complesso quadro contrario all’Ordinamento rientra la posizione degli idonei di pubblici concorsi nella P.A. deliberatamente non assunti, nonostante la carenza delle varie posizioni. Questo aspetto assume connotati di particolare gravità nell’ambito della dirigenza pubblica rendendo ancora più palese (nel non voler assumere soggetti che hanno superato le prove di concorsi legittimi e mai annullati dalla Giurisdizione Amministrativa) la perversa volontà di stabilizzare personale che i concorsi non li ha mai superati per dotarsi di una dirigenza difettosa, sottomessa e fuori legge.

 

Roma, 10 dicembre 2018

 

Il Segretario Generale

Giancarlo Barra

 

 

Allegati:

Download   20181210_StatoDiAgitazione.pdf

(La proclamazione dello Stato di Agitazione - 234Kb)



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