fine giornata

è la rubrica con la quale il segretario generale dirpubblica (già dirstat-finanze) colloquia periodicamente con i colleghi e i simpatizzanti del sindacato, che hanno ritenuto iscriversi alla sua “mailing-list” personale, descrivendo e commentando fatti e novità raccolti nell’arco di un determinato periodo o, appunto, a … “fine giornata”.

Mercoledì 20 ottobre 2004

(il precedente è di Sabato 28 settembre 2004)

Domani è Sant’Orsola, la giovinetta inglese che subì il martirio, insieme alle sue compagne, per mano dello stesso Attila, re degli Unni, che di Lei si era invaghito.

Porta questo nome, solo un’iscritta al nostro Sindacato, Orsola Corbo, dell’Agenzia delle Entrate di Massa. Alla collega tanti affettuosi auguri di buon onomastico.

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Carissimi,

non posso dirVi di non essere soddisfatto di questa prima fase delle elezioni RSU, durante la quale abbiamo issato i vessilli della DIRPUBBLICA. Debbo dire che il carattere nazionale del nostro Sindacato è confermato; in tutte le regioni, infatti, sono state presentate le liste, eccezion fatta per il Molise, la Basilicata e la Sardegna. Per il resto, comprese le Amministrazioni Centrali dell’Agenzia delle Entrate e del D.P.F., non sono mancati candidati, presentatori, sottoscrittori, componenti delle Commissioni elettorali. Ha aperto le danze la Valle d’Aosta, con la presentazione di ben due liste e le ha chiuse l’Università per Stranieri di Siena; non sono mancati gruppi spontanei che hanno chiesto la delega ai nostri rappresentanti locali, come gli ingegneri del Territorio di Cosenza e i colleghi di Albenga. Si sono candidati nelle nostre liste anche colleghi non funzionari (come avvenuto, ad esempio, a Treviso e a Grosseto); numerosi, infine, sono stati i nostri sindacalisti in possesso della qualifica dirigenziale i quali si sono prodigati per presentare le liste DIRPUBBLICA nei territori ove svolgono il mandato sindacale. Fra questi ricordo Giuseppe Gambardella ad Aosta, Carmelo Molica Franco a Catanzaro, Antonio Graziani a Torino e non da ultimo il nostro Presidente, Anna Maria Mazzini che si è distinta nei collegamenti, in tutto il Territorio Nazionale. Si è trattato, quindi, di un gran subbuglio che ha scosso positivamente il Sindacato, facendo ricordare agli anziani i tempi e gli entusiasmi della giovinezza. Non Vi nascondo che anch’io ho desiderato candidarmi a Viterbo, per il desiderio di mettermi in discussione, di saggiare il consenso nella piccola realtà della Tuscia, di pormi di fronte alla verità. Ma il bello viene ora, bisogna affrontare la campagna elettorale, il tempo non è molto. Di nuovo tutti insieme, lavoriamo per rendere più grande questo nostro Sindacato che, qualora si affermasse, molte cose positive potrebbe realizzare per il bene di tutti i pubblici impiegati e i dirigenti.

Buona notte!

Vostro affezionatissimo, Giancarlo Barra.

 

 

 

Viterbo senza pace. Ecco l’accorata lettera che Gian Domenico Luciani, Segretario Provinciale di Viterbo della DIRPUBBLICA, ha oggi consegnato a tutti i sindacati presenti nell’Ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate.

“                                                                          Viterbo, 20 ottobre 2004

A tutti i rappresentanti sindacali e RSU, accreditati presso l’Ufficio locale di Viterbo dell’Agenzia delle Entrate.

1.       Alla collega Mirella Bacchiocchi, CGIL e RSU;

2.     Alla collega Anna Maria Berni, RSU;

3.     Alla collega Cristiana Bonaposta, RDB;

4.    Al collega Leonardo Bonella, SALFI;

5.     Alla collega Dianora Di Bella, RSU;

6.    Al collega Antonio Palumbo UIL;

7.     Alla collega Maria Salis, RSU;

8.     Alla collega Daria Selvetti, RSU;

9.    Al collega Giancarlo Spagnoli, COBAS e RSU;

10. Al collega Renato Vestri, CISL.

 

 

Oggetto: limitazione delle libertà sindacali.

                       Cari colleghi,

                       ieri, 19 ottobre 2004, mi è stata notificata una nota della Direzione Regionale del Lazio (la n. 91265 del 18 ottobre 2004) con la quale mi viene irrogata la sanzione del rimprovero scritto per comportamenti da me tenuti nell’esclusivo esercizio dell’attività sindacale. Si tratta della ben nota diatriba sull’affissione nella bacheca sindacale DIRPUBBLICA, sita nell’Ufficio di Viterbo, di volantini elettorali di nostri comuni colleghi, iscritti DIRPUBBLICA, che partecipavano alla competizione elettorale europea su mandato e secondo i programmi DIRPUBBLICA sul pubblico impiego e la dirigenza. La questione fu sollevata dalla direzione dell’Ufficio locale di Viterbo dell’Agenzia delle Entrate nel bel mezzo delle azioni di sciopero indette, quest’anno, da DIRPUBBLICA estrinsecandosi, addirittura con l’invito al Corpo dei Vigili Urbani di Viterbo ad accedere nella parte dell’Ufficio, riservata agli impiegati, per elevare verbale di violazione delle norme elettorali.

                       Mi rivolgo, però, a tutti Voi, non per il fatto in sé ed i suoi sviluppi ma soltanto perché oggi, il datore di lavoro, si è arrogato il diritto di sanzionare disciplinarmente il comportamento di un dirigente sindacale (quale che esso sia), compiuto in tale circostanza, giudicando addirittura cosa possa considerarsi emanazione della potestà sindacale e cosa non possa considerarsi tale. In altre parole, il datore di lavoro, per prima cosa ha giudicato non sindacale l’aver affisso determinati documenti nella bacheca poi ha “punito” il dirigente sindacale che ha compiuto l’atto considerandolo svestito delle sue attribuzioni sindacali.  Si tratta, quindi, di un attentato inusitato alla libertà sindacale che, qualora dovesse consolidarsi, decreterebbe la fine del Sindacato a Viterbo, a Roma (è intervenuta la Direzione Regionale) e in Italia.

                       Chiedo, quindi, che ognuno di Voi prenda atto di quanto accaduto al fine di intervenire fermamente e con ogni mezzo poiché ciò che oggi accade a DIRPUBBLICA e ai suoi rappresentanti, nel clima d’autoritarismo assoluto che stiamo vivendo, senza dubbio ricadrà, prima o poi e ad opera di chicchessia, nei confronti di ognuna delle strutture che Voi rappresentate e di Voi stessi.

                       Rimango a disposizione di quanti vorranno chiarimenti sull’accaduto ma soprattutto sono preoccupato per ciò che potrà accadere se nessuno vorrà o potrà opporsi a questo gravissimo episodio di delegittimazione del Sindacato.

Fraterni saluti.

 

                                                                           Gian Domenico Luciani

 

 

 

 

 

 

Domani, 21 ottobre 2004, tenteremo di far presentare presso la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, un pachetto di emendamenti alla finanziaria che essenzialmente riguardano la rappresentatività sindacale, la vicedirigenza, gli incarichi dirigenziali. Vi faremo sapere i risultati.