21/12/2017 17:45:30 |
Lavoro
Incarichi nell'Ispettorato Nazionale del Lavoro ...faremo "più meglio" in Consiglio di Stato!
"Vi auguro un esito più migliore"!
La Sezione 3 bis del Tar Lazio, dopo aver concesso a DIRPUBBLICA la sospensiva sugli incarichi dirigenziali nel Ministero del Lavoro e trattenuta la giurisdizione, in sede di giudizio di merito … melius re perpensa … cambia opinione ed emette sentenza di inammissibilità. Ma andrà “più meglio” in Consiglio di Stato!
Con sentenza del 28 novembre 2017, n. 11811, il T.A.R. Lazio – Roma (Sezione 3 bis) ha dichiarato il difetto di giurisdizione sul ricorso proposto da Dirpubblica ed altri contro il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e, a seguito di motivi aggiunti, nei confronti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, concernente le procedure per il conferimento di incarichi dirigenziali ai sensi dell’art. 19, co. 6, del D.Lgs. n. 165 del 2001.
Si ricorderà che, nel corso del giudizio, lo stesso Tribunale, con ordinanza del 15 marzo 2017, n. 1228 “ … Ritenuta la propria giurisdizione e competenza …” (vedi, http://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1718), aveva, invece, accolto l’istanza incidentale di sospensione degli atti impugnati, con particolare riferimento alla mancata preventiva indicazione dei criteri di conferimento degli incarichi dirigenziali, ordinando all’amministrazione di effettuare una rivalutazione globale della relativa procedura.
Contro tale ordinanza propose appello il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, poi, dallo stesso ritirato il 11/05/2017 durante l’Udienza in Consiglio di Stato (vedi http://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1734).
Considerato che il ricorso era stato già ritenuto in sede cautelare assistito da fumus boni juris e che la sentenza di primo grado non risulta in linea anche con la più recente giurisprudenza di legittimità sul riparto di giurisdizione sul conferimento degli incarichi esterni (ma, nella specie, conferiti agli interni), la Dirpubblica proporrà ricorso in appello al Consiglio di Stato.
Pubblichiamo la sentenza.