10/01/2018 01:59:01 |
Entrate
POT alle Entrate, si torna al Tar! Così ha stabilito il Consiglio di Stato.
In riforma della sentenza del Tar con la quale era stato dichiarato il difetto di giurisdizione in merito al nostro ricorso, il Consiglio di Stato ha accolto l'appello ed ha riconosciuta la competenza del Giudice Amministrativo, rinviando al Tar il giudizio di merito. Pubblichiamo la sentenza e il comunicato dell'avv. Carmine Medici.
DIRPUBBLICA/AGENZIA DELLE ENTRATE - Annullamento delle POT e richiesta di rinvio alla Corte Costituzionale - CRONOLOGIA.
1. 11/05/2016 - Ordinanza n. 2424 - Il Tar Lazio, Sezione 2ter, respinge l’istanza cautelare di DIRPUBBLICA (vedi: http://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1624).
2. 07/10/2016 - Ordinanza n. 4422 - Il Consiglio di Stato, Sezione IV, “Ritenuto che appare sussistente, sia la giurisdizione del giudice amministrativo, sia la legittimazione della Federazione appellante; considerato che le censure proposte appaiono meritevoli di un approfondito esame nel merito, anche con riferimento alla prospettata questione di costituzionalità dell’art. 4 bis del DL. n. 78/2015 …” accoglie l’appello cautelare di DIRPUBBLICA “… ai soli fini della sollecita fissazione dell’udienza di merito” e compensa le spese (vedi: http://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1671).
3. 30/03/2017 - Sentenza n. 4049 - Il Tar Lazio, Sezione 2ter, “dichiara il difetto di giurisdizione del Giudice Amministrativo, sussistendo la giurisdizione del Giudice Ordinario in funzione di Giudice del Lavoro” (vedi: http://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1724).
4. 05/01/2018 - Sentenza n. 63 - Il Consiglio di Stato, Sezione IV, pronunciandosi definitivamente sull’appello di DIRPUBBLICA, “… lo accoglie e per l'effetto, in riforma della sentenza impugnata [la 4049/2017], dichiara la giurisdizione del giudice amministrativo e rimette la causa al giudice di primo grado …(omissis). Spese del doppio grado compensate”.
In buona sostanza, dopo un anno e 7 mesi siamo al punto di partenza; due Collegi si sono pronunciati, ognuno due volte, senza adottare alcuna decisione sul merito della causa e soprattutto sulla richiesta di rinvio alla Corte Costituzionale. E sicuramente questa fase non finirà qui!
Pensate se a sostenere la contesa fosse un impiegato pubblico (dirigente o non) con le sue sostanze! In quale di questi quattro tempi sarebbe stato costretto a gettare la spugna? Trattamento che non subisce affatto qualsiasi altro impiegato pubblico non privatizzato per il quale anche la tutela dei diritti soggettivi è riservata alla competenza “esclusiva” del Giudice Amministrati! Chi non vede una lesione plurima dei principi costituzionali e di quelli enunciati nelle Carte Internazionali sui diritti dell’Uomo (in particolare quello sulla Giustizia)? Come ricorda il Consiglio di Stato, questo è un “regalo” del legistore a partire dagli anni ’90 del secolo scorso. Ma non solo è un “regalo” condiviso dai Sindacato “rappresentativi”, quelli che hanno siglato l’ultimo contratto per gli statali, definendo per sempre la sinonimia fra i lessemi (le parole) “rappresentatività” e “colpevolezza”. DIRPUBBLICA lotta da numerosi anni affinché questa aberrazione abbia termine … forse con il prossimo Parlamento!
In ogni caso, finché c’è DIRPUBBLICA e i suoi sostenitori, c’è speranza! Noi siamo il “figaro” della situazione, ed infatti:
“Tutti ci chiedono, tutti ci vogliono,
fate ricorsi di qualità. Di qualità!
Bravi bravissimi, bravi bravissimi,
fate ricorsi di qualità. Di qualità!
Tutti ci chiedono, tutti ci vogliono,
donne, ragazzi, vecchi, fanciulle:
Qua la parcella... Presto una toga...
Qua la Sentenza ... c’è l’Ordinanza …
Chiedi il rinvio … prendi l’appello.
Uno alla volta, per carità! per carità!
uno alla volta, uno alla volta, uno alla volta, per carità!
Ah, che bel vivere, che bel piacere, che bel piacere
fare un ricorso di qualità, di qualità!
Pronti, prontissimi, siam come fulmini,
sopra vinciamo, sotto perdiamo,
ma con le spese …
ma con le spese sempre a metà! Sempre a metà!
Fortunatissimi per verità! Bravi!
Fortunatissimi per verità, fortunatissimi per verità!
Pronti a far tutto,
la notte e il giorno
sempre d'intorno in giro sta.
Miglior cuccagna qui non ci sta,
vita più nobile, no, non si dà. No non si dà!
Tralalero, tralalà,
tralalero, tralalààà!”
E questa è la commedia!