29/11/2023 12:12:10 |  Sanità

Interpelli conferimento incarichi dirigenziali presso il Ministero della Salute

Cara e Caro Collega,

il Sindacato Dirpubblica, negli ultimi anni, ha cercato di fare chiarezza sulle modalità, attraverso le quali, vengono assegnati gli incarichi dirigenziali a seguito di interpelli, presso il Ministero della salute

Da un’attenta analisi, riteniamo che le procedure attualmente in uso, potrebbero non essere in linea con le vigenti normative in materia di attribuzione di incarichi dirigenziali.

Per tale motivo, abbiamo avviato una serie di iniziative finalizzate a far emergere tali criticità chiedendo al contempo, alla Direzione Generale del personale, che gli interpelli fossero banditi nel rispetto delle normative e dei principi cardine dell’azione amministrativa: la trasparenza e l’equità di trattamento.

Come da consolidata giurisprudenza, si rammenta che gli interpelli per l’attribuzione degli incarichi ai dirigenti sanitari (medici, farmacisti, chimici, biologi, veterinari, ecc) debbano contenere criteri oggettivi e misurabili, molto diversi da quelli attualmente utilizzati (comprovata esperienza, buone qualità, ecc) che risultano difficilmente “misurabili” in modo obiettivo e che possono indurre, a nostro giudizio, ad una “discrezionalità tecnica” pressoché assoluta dell'organo valutativo, si dà minare la trasparenza e l'imparzialità del suo operato.

Tali criteri, inoltre, devono essere predeterminati e resi noti all’atto dell’interpello.

In parole povere: l’Amministrazione deve rendere noti i punteggi attribuiti ai titoli e quelli attribuiti alle “specifiche professionali” e ai cosiddetti “requisiti aggiuntivi” (quest’ultimi presenti solo in alcuni interpelli). Tali punteggi devono necessariamente essere resi noti prima dell’avvio della procedura selettiva.

Altro aspetto che riteniamo indispensabile è la pubblicazione della graduatoria.

Risulta, infatti, che ad oggi, nessuno dei dirigenti in servizio presso il Ministero della Salute, abbia mai ricevuto alcuna comunicazione in merito all’esito della procedura cui ha partecipato, non ha mai conosciuto le motivazioni alla base della propria esclusione e, l’Amministrazione, non ha mai proceduto alla pubblicazione di una graduatoria “conclusiva”.

Il nostro sindacato ritiene, al contrario, che la pubblicazione della graduatoria e dei voti di tutti i candidati, sia un requisito indispensabile per un’azione amministrativa equa e trasparente.

In aggiunta, oltre agli aspetti legati che attengono la decorrenza dei termini per eventuali impugnative, riteniamo che conoscere (in modo chiaro) le motivazioni dell’esclusione, possa rappresentare un momento di crescita professionale e personale.

Alla luce dei recenti interpelli, che si stanno susseguendo con convulsa rapidità, abbiamo pertanto deciso di andare fino in fondo, avviando una serie di richieste all’Amministrazione, che troverete in allegato, unitamente al primo riscontro fornitoci qualche giorno fa.

Abbiamo inoltre inviato al Responsabile della Trasparenza e al Responsabile dell’Anticorruzione, una richiesta di intervento urgente. 

Sarà nostra cura fornirvi tutti gli aggiornamenti inerenti tale, rilevante, questione.

Ove qualcuno tra voi fosse interessato o ritenesse utile segnalare altre criticità relative alle procedure di attribuzione degli incarichi o altri aspetti, potrà farlo inviando una mail agli indirizzi: sede@dirpubblica.it – dirpubblica@pec.it – coordinamento.salute@dirpubblica.it.

Potremo procedere, così, a mettervi in contatto diretto con i nostri referenti in servizio presso il Ministero della Salute.

Attendiamo vostre osservazioni e Vi auguriamo buon lavoro!!!

Il Coordinamento Salute

 

All.1 10.10.2023 Richiesta Dirpubblica di accesso generalizzato, All.2 09.11.2023 Riscontro Ministero Salute all’accesso generalizzato, 

All.3 21.11.2023 Richiesta Dirpubblica integrazione Accesso Generalizzato, All.4 27.10.2023 Richiesta di intervento al Responsabile trasparenza e Anticorruzione.

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La presente comunicazione viene inviata ai sensi e nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto dei lavoratori (Legge 20 maggio 1970, n. 300 e s.m.i.), in materia di attività sindacale.